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ArteOlio, scommessa da 40 milioni di euro sull’olio made in Italy

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«ArteOlio è una società agricola – spiega l’ad Riccardo Schiatti – che integra l’intera filiera dell’olio d’oliva. Gli oliveti sono stati realizzati da noi, le attività agricole sono gestite in proprio e stiamo ultimando un frantoio di ultima generazione al centro delle aree di produzione. Un’iniziativa nata per produrre olio extravergine 100% italiano e nient’altro». Ma allora c’è ancora chi crede nel futuro dell’olio italiano? «Noi ci crediamo – aggiunge Schiatti –. Il settore può contare su un brand ancora molto forte: quello dell’olio made in Italy. Una produzione che per essere rilanciata ha bisogno però di metodologie nuove». Tranne la piantumazione, la messa a dimora delle piante avvenuta manualmente, tutte le fasi produttive in ArteOlio saranno meccanizzate. Le principali varietà impiantate sono Arbequina, Arbosana, Oliana e Lecciana oltre all’autoctono Maurino. «Abbiamo selezionato – ha aggiunto l’ad di ArteOlio – le cultivar più adatte alla tipologia di olivicoltura moderna che vogliamo realizzare. Queste varietà ci consentiranno di avere oli con differenti caratteristiche ma che possano combinarsi per avere blend adatti alle richieste del mercato».

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